Microscopico trattato di cosmologia scritto da un contadino per tutti quei cittadini che non riescono ad iniziare la giornata senza la mazzetta dei giornali e si sentono fuori dal mondo se da una settimana non hanno notizie dall’Ossezia; che hanno il terrore di non saper vedere il mondo intero, di essere considerati miopi. E non si sono accorti che sono diventati presbiti, che non riescono più a vedere le cose vicine, quelle in mezzo alle quali vivono.
Il cavolfiore romanesco è fatto a forma di pigna, ed è formato da tanti corimbi anch’essi fatti a forma di pigna a loro volta formati da piccoli corimbi sempre della stessa forma. E se prendete una lente e poi un microscopio vedrete che questi piccolissimi corimbi sono anch’essi composti da microscopiche pigne. Il tutto è formato da parti fatte nella stessa maniera dell’intero. Lo capite guardando le foto o, meglio ancora, se ve lo andate a comprare questo cavolo.
Il matematico Maldenbrot chiamò “frattali” queste figure e spiegò che i frattali sono figure geometriche che ripetono la stessa struttura di base in un’ampia scala di ingrandimenti; in altri termini un frattale è un agglomerato di copie di se stesso in scale differenti. Bene, io trovo che il cavolfiore romanesco sia figura del mondo intero. E se prendete il cavolo e lo mondate delle foglie non saprete più se avete per le mani un cavolo, figura del mondo intero, o un corimbo di un cavolo più grande il quale magari è a sua volta corimbo di un cavolo figura dell’universo. È solo questione di dimensioni. Non cambia la sostanza e non cambia la forma. Se conoscete perfettamente un corimbo conoscete perfettamente la forma e la sostanza dell’intero cavolo e anche dei microscopici corimbini che formano quel corimbo.
Se Gulliver si trova tra i Lillipuziani ritiene che un grande cavolo sia un piccolo corimbo e se è tra i Giganti scambia il corimbino per un grande cavolo. Cambia solo il rapporto dimensionale. Lui è sempre lo stesso e della stessa sostanza e forma sono i cavoli romaneschi. Atene è un corimbo del mondo come Mégara è un corimbino di Atene, ma tutti e due sono della stessa forma e della stessa sostanza. Chi conosce la forma e la sostanza di Mégara conosce forma e sostanza del mondo. E di Mégara ho la possibilità di conoscere ogni singolo abitante e i rapporti tra loro. Tanto più conosco Mégara quanto più conosco il mondo. Questa è la cosmologia del cavolo. Quindi naturale e, conseguentemente, con più probabilità di essere vera.