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Pavimentazioni in porfido: un incidente di percorso

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Rovigo, prima metà del 2013. L’insegna di cantiere che sorge al centro di piazza Garibaldi esibisce il pretenzioso rendering della nuova pavimentazione in porfido ornata da classici motivi bianchi a “forma di conchiglia”. Ma una volta arrivato alla fase di posa della pavimentazione, misteriosamente il cantiere si blocca. La motivazione ufficiale di questo “fermo” è che il maltempo impedisce la prosecuzione dei lavori. Poi, nonostante il perdurare della pioggia, i lavori riprendono, ma del disegno previsto non vi è più alcuna traccia. Lo si è sostituito con un più ordinario decoro a riquadri bianchi, contenenti una disposizione circolare dei cubetti. Cos’’è successo? Ripercorriamo la vicenda dall’’inizio, premettendo alcuni necessari elementi di conoscenza.

Il disegno bianco a “conchiglie è un classico della pavimentazione urbana in cubetti di porfido. A Rovigo esso fa bella mostra di sé di fronte ad un albergo costruito negli anni ’’60, il Cristallo. Tale disegno deriva, con qualche opportuna modifica, dalla tradizionale disposizione a “ventaglio” dei cubetti, nata per rendere meno monotona una pavimentazione che, su superfici molto vaste, si presenterebbe come una noiosa scacchiera. Se la disposizione a “ventaglio” può essere eseguita con cubetti di qualunque formato, per quella a “conchiglie occorrono invece blocchetti di piccole dimensioni (cm. 5x5x5), senza i quali l’eleganza del motivo risulta compromessa.

Oggigiorno, tuttavia, i suoli pubblici non vengono più puliti a mano con le tradizionali scope, che rimuovendo lo sporco livellano contemporaneamente le fughe spingendovi dentro la polvere, ma da moderne spazzatrici meccaniche, le quali raccolgono lo sporco con un potente aspiratore. Oltre allo sporco viene così aspirata a poco a poco anche la sabbia di allettamento dei cubetti, i quali, in tempi abbastanza brevi, cominciano a muoversi generando irregolarità e buche. Ecco allora che si spiega come la piazza oggetto del rifacimento di cui sopra fosse già stata pavimentata ex novo non più di dieci anni fa, mentre il marciapiedi dell’’albergo Cristallo, sempre spazzato a mano, resiste pressoché intatto da oltre mezzo secolo.

Per ovviare all’inconveniente, quest’ultima cantierizzazione della piazza ha visto aumentare la dimensione dei cubetti (da 8 a 10 cm. di spigolo) e allargare le fughe (da 1,5 a 3 cm.) in modo tale da potervi inserire un brecciolino legato con resina. Questi provvedimenti hanno consentito di ottenere una superficie stilisticamente in sintonia con il centro storico ma, al tempo stesso, resistente alla pulizia meccanica ed ai passaggi camionali per il trasporto di merci e attrezzature, che le odierne manifestazioni comportano. Le maggiori dimensioni dei cubetti hanno però reso impossibile l’’esecuzione dei tradizionali motivi di posa. Il motivo a “ventaglio” si è così trasformato in un ambiguo disegno a “onde”, cui necessitano grandi spazi per poter essere colto.Il problema non si è manifestato in tutta la sua portata finché non si è trattato di eseguire un disegno articolato, quello a “conchiglie appunto”, in spazi relativamente ristretti (circa 4 metri). Il tentativo di eseguire la conchiglia con il cubetto più grande è fallito sul piano estetico, ragione per la quale si è ripescato all’’ultimo momento un disegno a scacchiera, per ovviare alla meno peggio all’’increscioso stallo.

Quale lezione si deve trarre da questo incidente rodigino? Semplice: se nella pavimentazione stradale si adottano, per far fronte a mutate esigenze, nuovi materiali e nuove procedure, è necessario dotarsi anche di nuovi disegni. Disegni che però mancano. Poiché le dimensioni del cubetto impediscono l’esecuzione di motivi che prevedano curve, la nuova ornatistica per pavimentazione stradale dovrà necessariamente recuperare i temi derivanti dalla scacchiera, ossia la composizioni geometriche ortogonali, in modo tale da arricchire le inevitabili ma troppo scarne ed anonime riquadrature realizzate nel caso qui analizzato.

In alto: pavimentazione in porfido (www.ineoutsnc.it). A seguire e sotto: opere di pavimentazione urbana con cubetti di porfido a Rovigo (foto © Marco Lazzarato).


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