di Bruno Manfredini
Con questo libro, Marco Lazzarato rinverdisce la tradizione dei repertori, molto diffusi fino alla metà del secolo scorso, che raccoglievano motivi ornamentali tratti da opere d’arte di tutte le epoche, per metterli a disposizione di artisti e studiosi. L’esempio più insigne è The Grammar of Ornament, monumentale raccolta edita da Owen Jones nel 1856, in piena età vittoriana e sull’impulso delle neonate esposizioni universali. All’epoca, i modelli editoriali a cui conformarsi erano due: o antologizzare, ordinandoli cronologicamente, i motivi ornamentali di ogni tempo e paese (è il caso del libro di Jones), oppure privilegiare il particolare punto di vista dell’autore, presentando le sue invenzioni originali in un determinato campo, dalla marmeria ai tessuti alle carte da parati alla tipografia.
Lazzarato percorre una terza via, prendendo in esame una novantina di motivi ornamentali presenti in un luogo di grande prestigio: il pavimento della basilica veneziana di San Marco. E persegue una didattica ambiziosa, a lungo termine, pragmatica e filosofica al tempo stesso. Pragmatica perché riduce al minimo le indicazioni scritte, obbligando il lettore a guardare attentamente le immagini (non fotografie ma schemi grafici che mettono in risalto la purezza delle geometrie marciane, rendendole ben leggibili), per dedurre i modi attraverso cui riprodurle o produrne di nuove. Filosofica perché appare subito chiaro che decifrare, comprendere e realizzare un motivo ornamentale non è un gioco o, se lo è, è un gioco molto serio: un atto di conoscenza profondo, che va al cuore stesso di ciò che chiamiamo “arte”.
Tra le righe delle stringate osservazioni di Lazzarato, si indovina la presenza di quelli che, una volta, si chiamavano segreti di bottega. E cioè l’abilità di usare tutti gli strumenti senza mai perdere d’occhio l’insieme del processo in corso, imparando a comporre problemi singoli in una visione unificante, supportata da una griglia omnicomprensiva, che razionalizza il lavoro. Ma qui l’autore si arresta e lascia che sia il lettore motivato a scrutare, intuire e mettere in pratica, per conquistarsi a poco a poco un ruolo attivo.
Un altro aspetto del libro (più evidente nella prefazione firmata da Terenzio Zanini, ma ben presente anche nel testo di Lazzarato) riguarda gli aspetti deontologici della forma “buona”, armonicamente strutturata, che, nell’attuale cultura del progetto, appare troppo spesso mortificata. Con conseguente perdita di identità e competitività per tutti quei distretti produttivi che, per eccesso di prudenza o per pigrizia, preferiscono non occuparsene. La soluzione qui proposta è quella di una strategia culturale e imprenditoriale volta a rialfabetizzare il sistema, a partire proprio da chi immagina e progetta la forma.
Il libro: M. Lazzarato, Le geometrie di San Marco. Le strutture compositive del pavimento della basilica, Tab edizioni, Roma 2024, pp. 130, euro 30.
Homepage: dettaglio di mosaico pavimentale con motivo trompe-l'oeil, sec. XI, Venezia, Basilica di San Marco.
Sotto: la copertina del libro.