I fascicoli d’arte pubblicati qualche decina d’anni fa da Fabbri, Rizzoli, Curcio e altri editori, hanno segnato un’epoca, tanto negli studi scolastici, quanto nella rivisitazione del passato che molti artisti cominciavano a sperimentare. Oggi, dopo che TV e web hanno drasticamente ridotto lo spazio della carta stampata, di quelle benemerite iniziative non rimane granché: resistono gli inserti monografici allegati ogni mese alla rivista “Art e Dossier”, mentre le tante, ponderose monografie di pittura, scultura, architettura e design abbinate alla vendita dei quotidiani, passano senza lasciare il segno.
È proprio uno dei più validi collaboratori di “Art e Dossier”, il pittore e storico dell’arte Rodolfo Papa (a lui si devono, tra gli altri, ottimi studi dedicati a varie angolazioni dell’arte di Caravaggio, Rembrandt e Leonardo) a condurre Iconologie quotidiane, trasmissione televisiva in onda su Rai Storia dal 2020. Ebbene, Iconologie quotidiane conserva e fa rivivere proprio il taglio della divulgazione di qualità, improntata alla sintesi, che eravamo abituati a veder uscire in formato cartaceo. Inanellando cicli di sette puntate ciascuno, il programma ha ormai superato le quaranta puntate. Ognuna, della durata di circa sei minuti – l’ideale per una concentrazione breve ma intensa – si può comodamente rivedere sulla piattaforma RaiPlay, e diverse sono reperibili anche su Youtube. Ogni trasmissione verte su una e una sola opera, in un arco cronologico che spazia dai mosaici tardoantichi a Andy Warhol. E lo fa in modo misurato, alternando le inquadrature del conduttore, seduto nel proprio studio, alle immagini dell’opera in discussione e ad altre a essa riconducibili.
Le considerazioni di Papa si snodano pacatamente, nulla concedendo al sensazionalismo e all’ipercinetismo che molte trasmissioni d’arte, sia italiane che straniere, nel loro incessante vagabondare tra piazze, strade, musei, siti archeologici e ambienti virtuali, devono sfoderare per tener testa alla gran mole di nozioni e immagini da somministrare al telespettatore. Le competenze di Papa – soprattutto in campo religioso e teologico, quello in cui gli storici dell’arte sono di solito più lacunosi – risaltano a contatto con l’opera in questione, senza trascurare di citare – ottima abitudine – qualche utile fonte bibliografica. Il filo conduttore di Iconologie quotidiane emerge con chiarezza: è una rubrica dedicata ai capolavori artistici dell’occidente, ma è al tempo stesso un’inchiesta sulla dimensione spirituale e religiosa dell’esistenza, così come nei secoli la si è elaborata, vissuta e comunicata per immagini.
In homepage: un banner di "Iconologie quotidiane".