Il volume Il sogno umano sulla forma. L’Ornamento nelle arti tra passato e presente, raccoglie gli atti della Giornata di studio svoltasi il 22 maggio 2021, in collaborazione col Dipartimento Beni Culturali dell’Università di Bologna. Esso è una preziosa aggiunta alla mostra What a Wonderful Word. La lunga storia dell’Ornamento tra arte e natura, a cura di Claudio Franzoni e Pierluca Nardoni (Reggio Emilia, Palazzo Magnani – Chiostri di San Pietro, novembre 2019 – marzo 2020) e al relativo catalogo.
Una concezione polifonica, aperta a più approcci teorici e metodologici, è il tratto comune tra l’esposizione di qualche anno fa e il libro appena pubblicato. I contributi in sommario spaziano dall’ornato nell’architettura sacra medievale, alla miniatura, alla dialettica dettaglio-contesto nella pittura giottesca e nel rinascimento, ad alcuni temi della sensibilità di primo ‘800 rivisti in ottica modernista e postmodernista, al clima novecentesco tra avanguardie, neoavanguardie e cultura industriale, alle analisi circa lo statuto etico, estetico e comunicativo dell’ornamento, colto nelle sue funzioni essenziali.
Una parola come “funzioni” potrebbe apparire, in un’ottica antiornamentale qual è stata (almeno a parole) quella imperante per almeno tre quarti del secolo XX, incompatibile con la natura stessa, leggera e inafferrabile, dei linguaggi decorativi. Ebbene, uno dei meriti principali del libro sta proprio nel far toccare con mano al lettore, quante funzioni – immateriali e spesso addirittura subliminali – essi rivestano nell’ambito delle arti visive. Premettendo che tali linguaggi agiscono per infiltrazione capillare, si potrebbe dire in dosi omeopatiche, e producono perciò effetti difficilmente osservabili nel breve periodo.
Forse anche per questo, nell’ordinare i testi raccolti, i curatori del volume hanno privilegiato chiavi di lettura alternative a quelle meramente contenutistiche e cronologiche. E hanno approntato un indice diviso in due parti, rispettivamente intitolate “Trame” e “Nodi”. Come ben si capisce leggendo l’introduzione di Gian Luca Tusini, “Trame” riunisce i contributi degli autori (Lazzarato, Nardoni, Faietti, Franzoni) che, pur con dovizia di nomi e di circostanze, hanno inteso dare visibilità agli incroci, alle reti di significato su cui gli eventi storici si posizionano e si rendono leggibili. “Nodi”, invece, ospita i testi di coloro (Capriotti, Volpe, Lollini, Nicolini, Borgogelli, Davoli, Virelli, Bartorelli, Fameli) che hanno preferito soffermarsi su accadimenti singoli, colti tra un “prima” e un “poi” puntuali, non ripetibili. Un titolo come Il sogno umano sulla forma, scelto in omaggio a Henri Focillon, risponde molto bene a entrambe le sollecitazioni.
Il libro: C. Franzoni, P. Nardoni, G.L. Tusini (a cura di), Il sogno umano sulla forma. L’ornamento nelle arti tra passato e presente, Persiani, Bologna 2022, pp. 204, euro 15,90.
In alto: arte scandinava, estremità superiore di pastorale, avorio intagliato, 1050-1100 circa, Veszprém, Laczkó Dezső Múzeum (Zde/Wikimedia Commons). Sotto: la copertina del libro.